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La partita a scacchi

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Sotto assedio - sospiro.

Mi arrendo - mi dico.

Poi, sotto l’ombrello del dubbio,

riprendo la partita a scacchi

la stessa che si gioca rigogliosa

nei campi di nebbia dell’esistenza.

A darmi scaccomatto,

la potenza vertiginosa

delle parole che si imparentano

prima e in un lampo si inimicano

e ruggendo fuggono.

 

Le parole tradiscono l’intenzione.

E non solo la mia.

Le antiche sono fuori moda.

Sfarfallano le nuove  

come sciami di api impazzite

in cerca di un miele di morte.

Basterà a rimettere ordine

un’acchiappanuvole

o serve un’accademia filosofica?

 

Ci vuole un laboratorio che disegni

parole snelle, figlie delle scomparse,

vestite di grazia senza sfarzo

da stagionare nelle fessure

vuote, ma fresche e ventilate del cuore.

 

Che dica no alle parole definitive

un no all’arbitrio di parole eterne.

Che dica benvenute

alle parole in transito

comprese quelle del dolore

le parole pioggia e rugiada

arcobaleno e sole.

 

Che apra la porta anche

alle parole burrasca e acqua alta.

Che dica, venite, vi prego,

fate di noi un silenzio non offeso.

Fate dell’inutile nostro nulla

la culla d’una metamorfosi

il disegno che ignoriamo

e nemmeno sappiamo di sognare.

 

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 Ivan Pozzoni - 30/12/2017 13:00:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Perchè mescola ermetismo e originalità semantica realismo).

 Annamaria Pambianchi - 30/12/2017 12:50:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Ciao Ivan, perché ti incuriosisce il mio modo di scrivere?
Un augurio di Buon Anno ...

 Ivan Pozzoni - 30/12/2017 00:40:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

La tua modalità di scrittura mi incuriosisce

 Annamaria Pambianchi - 26/12/2017 09:09:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Condivido, Salvatore, la tua lettura. E’ davvero una lotta senza sosta quella che si fa con le parole. Eppure non si riesce (o almeno io non riesco)a smettere di combatterla, al di là dei molti momenti di sconforto durante i quali si ha la tentazione di gettare la spugna.....
Grazie di esserti fermato a leggere.
Un saluto a te con tutti i miei auguri.

 Salvatore Pizzo - 25/12/2017 18:35:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Un corpo a corpo con le parole, col linguaggio, così ostico spesso, avaro, che non si lascia punto addomesticare...Che però permette, come in questa poesia, di danzare con eleganza e leggerezza, intessendo balli che son piacere per il gusto estetico e materia di riflessione per la mente...
Infiniti auguri ed un saluto...

 Annamaria Pambianchi - 25/12/2017 09:23:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Capisco, Arcangelo, quello che vuoi dire. Lo so anch’io. Eppure, se fosse come dici tu e che mi auguro anche io, le parole dovrebbero aiutare a dare un senso alla storia del nostro microcosmo e del macro e anche renderli umanamente migliori. Ma, come i fatti del mondo ci dicono, non è purtroppo così. Dunque le parole ci tradiscono o sono ... insufficienti o almeno impotenti o carenti, no?
Come rinnovare dunque la lingua e la casa di questa nostra folle modernità? La lingua (e il mondo) comincia là dove sussulta il cuore. E forse è da coltivare quello perché escano le parole ’giuste’, capaci di offrire un qualche addrizzo... Che è un po’, mi pare, che dici tu Rosa Maria.
Ringrazio di cuore tutti voi della lettura che mi avete proposto e, in particolare Leonora, sempre così generosa con la sottoscritta!
Grazie dei vostri auguri.
Da parte mia vi auguro per le feste tutta la speranza del mondo !

 Rosa Maria Cantatore - 24/12/2017 15:23:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

già, già: problemone grosso, quello di un’autentica innovazione del linguaggio poetico. Problema da me molto sentito, da te espresso in versi efficaci.

Grazie.
E auguri di serenità :)

 Rosa Maria Cantatore - 24/12/2017 15:23:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

già, già: problemone grosso, quello di un’autentica innovazione del linguaggio poetico. Problema da me molto sentito, da te espresso in versi efficaci.

Grazie.
E auguri di serenità :)

 Arcangelo Galante - 24/12/2017 13:43:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Permettono di comunicare, di esprimerci, di stabilire un contatto, positivo o negativo, con noi stessi e gli altri.
Vengono apprezzate, giacché sgorgano di getto e danno voce a genuine emozioni.
Pertanto, cercare quelle giuste diventa un mero piacere, basato su di un gradevole e stimolante allenamento della mente e del cuore, nella ricerca di una rappresentazione, capace di esternare sentimenti buoni.
Un riflessivo componimento, dove, veritiero e chiaro, è il messaggio che arriva dritto al lettore, senza artifici retorici.
Infiniti auguri di buone feste, cara Annamaria.:-)

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